
La storia
"I due giorni più importanti della vita sono quello in cui sei nato e quello in cui capisci perché." - Mark Twain

Tutto ha avuto inizio quasi per gioco quando, a metà del 2013, spinta principalmente da una scelta d'amore - ma anche mossa dalla curiosità di conoscere una realtà così diversa da quella della madre patria - decisi di trasferirmi negli Stati Uniti. The big apple. New York.
Nella Grande Mela iniziai a specializzarmi, iniziando una collaborazione con un rinomato studio legale, in un ambito tanto affascinante quanto ostico come quello dell'immigrazione statunitense.
Traduzioni. Uffici. Corse. Quelle fotografie dalla risoluzione troppo bassa non idonee quasi mai ad essere caricate sul form DS160 ed io, ad orari improponibili e ancora con i baffi sporchi dallo spaghetto al sugo cucinato alla rinfusa, che mi ritrovavo a correre in ufficio alle 22:00 che "la situazione andava risolta altrimenti chi lo sente il cliente".
Che poi a dirla tutta mi sono sempre destreggiata su questioni molto diverse tra loro e questo ha reso la fame di conoscenza sempre più atavica. Spaziavo dal riconoscimento della cittadinanza americana alla costituzione di una LLC o di una INC. LLC o INC? By laws oppure Operating agreement? Respiravo a pieni polmoni.
Nel 2016 tornata carichissima dal mio viaggio oltreoceano, ebbi la prima cotta professionale: questo è quello voglio fare da grande. L'avvocato dell'immigrazione, internazionalista. Abbarbicarmi al mio amato Paese e lavorare in questo settore. Sempre ostico e complicato ma altrettanto coinvolgente. Conosciuto da pochi.
Il mio.
E quel "cosa farò da grande?". Si fa certezza e tutto diventa nitido nella mia mente.
Alle volte manca a farmi da cornice l'Empire State Bulding e un pò sento la mancanza del mio fedele compagno di abbuffate Shake Shack - fast food di categoria superiore che vi consiglio di provare in territorio americano - ma sono tremendamente serena.
Ad maiora.