Navigare tra le onde della burocrazia: una guida dettagliata al visto H-1B degli Stati Uniti.
Il mondo del lavoro internazionale è vario ed emozionante, e uno strumento chiave che permette di esplorarlo è il visto temporaneo H-1.
Reso disponibile sia per i lavoratori con competenze altamente specializzate che per i modelli di moda di prim'ordine, questo visto rappresenta un biglietto d'ingresso per le opportunità offerte dall'industria statunitense (come indicato da I.N.A. § 101(a)(15)(H), 8 U.S.C. § 1101(a)(15)(H)).
Spesso si sente parlare dell'H-1 in relazione al settore informatico e ad altre industrie hi-tech, ma è importante sottolineare che non si limita a queste categorie. Infatti, è aperto a una vasta gamma di settori specializzati: contabili, avvocati, bibliotecari, dietisti e ad una miriade di altri professionisti scientifici o medici.
Una particolarità affascinante del visto H-1B riguarda i suoi limiti, o piuttosto, la loro mancanza in certi casi.
Non esiste un "tetto" per il numero di richieste di visto H-1B che possono essere approvate per coloro che lavorano per istituti di istruzione superiore, organizzazioni no-profit affiliate, organizzazioni di ricerca no-profit o governative. Lo stesso vale per le persone che sono già state conteggiate nel limite annuale di visti, come ad esempio coloro che estendono i precedenti visti H-1B.
D'altra parte, c'è una certa competizione per i visti H-1B tra i restanti richiedenti, dato che solo 85.000 visti diventano disponibili ogni anno fiscale (a partire dal 1° ottobre). Quasi invariabilmente, si raggiunge il limite ogni anno, e una volta che ciò accade, non possono essere approvati altri visti H-1B fino all'inizio dell'anno fiscale successivo.
Ma non tutti gli 85.000 visti sono liberamente disponibili: un numero di 20.000 è riservato a coloro che hanno conseguito un titolo di studio di livello master o superiore presso un'istituzione accademica statunitense e tra i restanti 65.000 alcuni sono riservati per il Cile e Singapore, che hanno firmato accordi commerciali con gli Stati Uniti che prevedono l'assegnazione di visti H-1B ai cittadini di questi Paesi.
Quindi, come si può vedere, il paesaggio del visto H-1B è affascinante e complesso, offrendo opportunità per un a vasta gamma di professionisti di apportare il loro contributo unico all'industria statunitense.
Quali sono i vantaggi e gli svantaggi dell' H-1?
Navigare nel labirinto della burocrazia dei visti può sembrare un compito arduo, ma quando si tratta del visto H-1B, ci sono alcune luci che brillano nel buio.
Prima di tutto, una volta ottenuto il visto, si otterrà la possibilità di lavorare legalmente negli Stati Uniti per lo sponsor H-1B. E non si sta parlando di un breve soggiorno quanto piuttosto della possibilità di poter godere fino a sei anni di opportunità, con la possibilità di estensioni.
Un altro beneficio è quello di poter coinvolgere la propria famiglia in questa avventura. I visti sono disponibili per il coniuge e i figli minorenni. Ma v' é di piú. Al coniuge, infatti, é concessa la possibilitá di richiedere l'autorizzazione a svolgere attivitá lavorativa. Ma con un piccolo avvertimento: lo status H-4 dei figli minorenni non consente loro di lavorare.
La libertà di movimento non sarà limitata.
Con un visto H-1B, é possibile entrare e uscire dagli Stati Uniti liberamente, o scegliere di rimanere continuativamente fino alla scadenza dello status.
Ma ci sono anche delle precauzioni da prendere in considerazione.
Ad esempio, se il datore di lavoro decidesse di interrompere il rapporto lavorativo prima della scadenza del soggiorno autorizzato, avrebbe l'obbligo di pagare il viaggio di ritorno nel Paese d'origine. E questo vale anche se il licenziamento è avvenuto per colpa del lavoratore.
Ma attenzione!
Questo beneficio non si applica se si lascia il lavoro volontariamente ma SOLO in caso di licenziamento.
Non c'è dubbio che il percorso verso l'ottenimento del visto H-1B può essere costellato di sfide, ma conoscendo i vantaggi e le protezioni offerte, può diventare un'avventura professionale e personale da ricordare.
É necessario avere un avvocato?
Immagine: ci si trova sul bordo di un trampolino, pronti per il grande salto verso un futuro professionale negli Stati Uniti. Ma c'è un ostacolo: non é possibile tuffarsi nell'oceano delle opportunità offerte dal visto H-1B senza avere prima un datore di lavoro. Sì, proprio cosí: il futuro datore di lavoro è la chiave d'accesso a questo mondo di possibilità.
Ed è nell'interesse del futuro datore di lavoro fornire la migliore assistenza possibile.
Di solito, ciò significa assumere un avvocato in gradi di seguirlo nella procedura.
Ogni anno, la competizione per i visti H-1B è feroce, con il numero di richiedenti che supera di gran lunga il numero di visti disponibili. Proprio come un allenatore esperto, un avvocato può aiutarvi a preparare la vostra domanda nel modo migliore, assicurandosi che tutto sia in ordine alla prima presentazione e che la vostra richiesta sia presentata prima che i visti si esauriscano.
Pensate all'intero processo come a una gara: un buon avvocato può essere il vostro allenatore, guidandovi attraverso la preparazione e garantendo che siate pronti a correre non appena viene sparato il colpo di pistola di partenza. Perché in questa corsa per il visto H-1B, come in ogni gara, partire forte può fare tutta la differenza.
Ottenere un visto H-1B richiede un'offerta di lavoro da un datore di lavoro statunitense e l'approvazione di una Labor Condition Application. Il richiedente deve possedere un titolo di studio rilevante o un'esperienza lavorativa equivalente, in linea con la complessità del ruolo. Alcune eccezioni includono le modelle, che possono qualificarsi anche senza un titolo universitario.
In assenza di un titolo, l'esperienza lavorativa può essere considerata: l'USCIS equipara tre anni di esperienza a un anno di studi universitari. È necessario inoltre l'intento di svolgere un'occupazione specializzata e, se richiesto dallo stato, una licenza professionale.
Il visto H-1B richiede l'allineamento delle qualifiche e dell'esperienza del richiedente con il ruolo offerto. Non è sempre adatto a tutte le professioni, ad esempio, potrebbe non essere appropriato per uomini d'affari senza laurea, atleti o professionisti dello spettacolo. In alcuni casi, come per l'infermieristica, l'H-1B è raramente concesso poiché queste professioni richiedono spesso una laurea di durata inferiore rispetto a quella richiesta dal visto H-1B.
Il processo di domanda: tempistiche e riferimenti legislativi.
Il processo di domanda per il visto H1-B - governato dalle regole stabilite dal Dipartimento del Lavoro degli Stati Uniti - inizia con la presentazione della Certificazione del Dipartimento del Lavoro (LCA) da parte del datore di lavoro. Questa fase può richiedere un paio di settimane prima di arrivare a conclusione.
Una volta approvata l'LCA, dovrà essere presentata una petizione all'USCIS (come stabilito dal INA sezione 214(c)) ma non prima del 1° aprile di ogni anno fiscale. L'USCIS solitamente continua a ricevere le petizioni per una settimana o fino a quando il numero massimo di petizioni per quell'anno fiscale è stato raggiunto. Nel momento in cui questo accada, l'USCIS utilizzerà un processo di selezione casuale - detto anche "lotteria" - per poter determinare quali petizioni dovranno essere elaborate. Nel momento in cui la petizione del datore di lavoro dovesse essere selezionata, l'USCIS impiegherà a questo punto da 2 a 6 mesi per l'elaborazione della stessa ed in caso di approvazione, sará necessario presentare domanda per il visto presso l'ambasciata o il consolato degli Stati Uniti del Paese in cui risiede il richiedente. Questa seconda fase può richiedere da una a tre settimane, a seconda del volume delle domande.
Il numero di visti H1-B è limitato.
Ogni anno, il Governo degli Stati Uniti mette a disposizione 85.000 visti H1-B, suddivisi in due categorie: 65.000 per coloro che hanno conseguito un titolo di laurea e 20.000 per coloro che hanno conseguito un titolo di laurea specialistica da un'istituzione statunitense e data l'alta domanda di questi visti, il processo di selezione si basa su un sistema di lotteria.
La durata del visto H1-B e la possibilità di proroga.
Secondo il INA sezione 214(g)(4), un visto H1-B viene inizialmente rilasciato per un periodo di tre anni seppur possa essere prorogato per un periodo massimo di sei anni.
Tuttavia, sotto la sezione 106(a) dell'American Competitiveness in the Twenty-first Century Act (AC21), se il titolare del visto ha iniziato il processo di richiesta di una green card, potrá ottenere proroghe anche oltre il tetto massimo dei sei anni.
Le responsabilità di un titolare del visto H1-B
Ottenere un visto H1-B è un privilegio che viene con una serie di responsabilità, il rispetto delle quali è fondamentale per mantenere il proprio status legale negli Stati Uniti, tra cui:
Mantenere lo status lavorativo: con ció intendendosi di dover lavorare con il medesimo datore di lavoro che ha sponsorizzato il visto per tutto il periodo di validità dello stesso in quanto, in caso contrario, lo status di H1-B terminerà.
Rispettare le condizioni del contratto di lavoro incluso il salario, le ore di lavoro e le responsabilità del lavoro.
Informare l'USCIS di eventuali cambiamenti come il datore di lavoro o la riduzione del salario. Questo può richiedere che il nuovo datore di lavoro presenti una nuova petizione per un visto H1-B.
Non violare le leggi degli Stati Uniti. Come in qualsiasi altro Paese, rispettare tutte le leggi degli Stati Uniti - siano esse federali, statali e locali - é da considerarsi fondamentale. Qualsiasi violazione può portare alla revoca del tuo visto e alla possibile espulsione.
Mantenere un passaporto valido per tutto il tempo in cui si risieda negli Stati Uniti. Nel caso di scadenza, sará necessario procedere a rinnovo attraverso l'ambasciata o il consolato del tuo paese negli Stati Uniti.
Si ricordi che il rispetto delle leggi e delle normative non solo ti protegge legalmente, ma mostra anche rispetto per il paese che ti ha accolto.
Il visto H1-B e la famiglia: una questione di unità.
Quanto alla possibilità di trasferirsi in USA con la propria famiglia, quello che é certo é che il processo di immigrazione non è solo un percorso individuale, ma riguarda anche l'unità familiare. Per tale motivo, unitamente al visto H1-B, esiste un visto correlato, chiamato H4, che consente ai coniugi e ai figli (sotto i 21 anni) del titolare del visto H1-B di accompagnarlo, di vivere e di frequentare scuole, università e istituti di formazione professionale negli Stati Uniti per la durata del visto H1-B, ma non di poter lavorare salvo espresso ottenimento di un work permit.
Per ottenere un'autorizzazione al lavoro, il titolare del visto H4 deve dimostrare che il titolare del visto H1-B abbia avviato il procedimento di richiesta di una green card: questo cambiamento è stato introdotto con il regolamento del Dipartimento di Sicurezza Interna (DHS) del 2015, "Improvements Affecting High-Skilled Nonimmigrant Workers".
Quindi, sebbene l'ottenimento del visto H1-B sia un viaggio in sé, la possibilità di portare con sé i propri cari assicura che il richiedente possa condividere avventure e conquiste con le persone più care.
Anche in mezzo alla complessità della burocrazia, il valore dell'unità familiare è riconosciuto e protetto.
In conclusione
Ottenere un visto H1-B può essere un processo complesso e richiedere tempo. Tuttavia, con la giusta pianificazione e preparazione, si può navigare attraverso la burocrazia e raggiungere il sogno americano.
Navigare nel mare della burocrazia può essere arduo, ma la destinazione finale - lavorare e vivere negli Stati Uniti - è un traguardo che vale la pena raggiungere.
Abogado Sarah Silvestri
Immigration Attorney
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